Dura vita per le società del medtech alle prese con un aumento dei costi, da quelli dell’innovazione a quelli delle materie prime fino alla manodopera, e la difficoltà di ampliare i margini. Dagli Stati Uniti emergono infatti una serie di sfide che il settore sta affrontando e che ne rallentano la crescita, imponendo un cambio al modello di business.
Secondo un recente report della società di consulenza McKinsey & Company dal titolo The transformation imperative: Igniting value creation in medtech , negli Stati Uniti il settore ha faticato a creare valore e dal 2021 ha registrato performance inferiori rispetto all’indice S&P 500. Solo il 25% delle aziende medtech prevede di migliorare contemporaneamente la crescita dei ricavi e il margine EBITA nei prossimi due anni, evidenziando un divario crescente tra leader e ritardatari.
Calo della crescita
L’andamento del settore mostra segnali preoccupanti. Le vendite sono passate da 56 miliardi di dollari nel 2018 a 73 miliardi nel 2024, ma la crescita annua si è stabilizzata al 6%, con un calo del 2% tra il 2020 e il 2021.
Inoltre, i margini di profitto, dopo una fase di crescita pre-pandemia, sono tornati ai livelli del 2018. In particolare, le aziende nel quartile inferiore registrano margini inferiori al 14,4% per il periodo 2019-2023 e si prevede un’ulteriore riduzione al 12,6% nel 2024-2026.
Rallentamento dell’innovazione
Oltre alle difficoltà economiche, il settore medtech, spiega il rapporto, deve affrontare un rallentamento dell’innovazione, con costi di ricerca e sviluppo in aumento e difficoltà nel trovare nuove opportunità di mercato. La concorrenza si fa sempre più serrata, specialmente con l’ingresso di aziende cinesi e indiane che offrono soluzioni competitive. Il settore è inoltre ancora segnato dalle problematiche della catena di approvvigionamento emerse durante la pandemia, con ritardi nella produzione e un’inflazione persistente nei costi delle materie prime.
Trasformazione strategica necessaria
Come rispondere dunque a queste sfide? Stando alla società di consulenza le aziende Usa stanno adottando nuovi modelli operativi e cercando di superare le divisioni interne che rallentano i processi decisionali, ad esempio promuovendo la collaborazione tra ricerca e sviluppo, produzione e vendite. Alcune aziende invece stanno tornando a modelli organizzativi più divisionali, reintegrando supply chain e R&D nelle singole unità di business per garantire maggiore responsabilità nei risultati economici.
Allo stesso tempo, l’efficienza operativa deve essere una priorità. Per la società di consulenza non bastano più tagli una tantum ai costi: serve una strategia di lungo termine per semplificare e ottimizzare la rete produttiva. Questo significa ridurre la complessità, eliminare gli sprechi e investire in soluzioni tecnologiche avanzate.
Sei leve della trasformazione medtech
Per affrontare il cambiamento, le aziende medtech, stando ai consulenti, dovrebbero concentrarsi su sei aree strategiche fondamentali. La prima è la strategia di portafoglio: allocare le risorse in modo mirato dovrebbe permettere loro di puntare su segmenti di mercato ad alta crescita e maggiore redditività, riducendo la complessità gestionale e ottimizzando il ciclo di vita dei prodotti.
Un altro aspetto cruciale è quello commerciale. Le aziende devono rafforzare le proprie capacità di vendita e marketing, sfruttando strumenti digitali e intelligenza artificiale per migliorare la gestione dei contratti e ottimizzare la spesa commerciale.
L’innovazione rimane un pilastro della crescita: rivedere i processi di ricerca e sviluppo è essenziale per ottenere il massimo impatto sul mercato, magari integrando l’innovazione interna con acquisizioni strategiche o partnership con altre realtà del settore.
Anche le operazioni e la supply chain necessitano di una trasformazione. Ridurre la complessità produttiva, adottare un approccio design-to-value e migliorare la gestione dei fornitori possono garantire maggiore resilienza e margini più elevati.
Parallelamente, è fondamentale intervenire sulle funzioni generali e amministrative. Digitalizzare i processi e migliorare l’efficienza operativa permette di ridurre i costi e liberare risorse per investimenti più strategici.
Infine, l’ottimizzazione della liquidità per i consulenti è un fattore chiave per sostenere la crescita. Una gestione più efficiente del capitale circolante consente di liberare risorse da reinvestire, creando così un ciclo virtuoso di sviluppo e innovazione.