Un exergame per la fibromialgia. Lo hanno sviluppato al Laboratorio di Human-Computer Interaction (HCI Lab) dell’Università di Udine. E uno studio pilota, pubblicato su Digital Health, ne evidenzia i benefici.
Exergame
Il termine deriva dalla fusione di exercise (esercizio) e game (gioco) ed è usato per indicare videogiochi che combinano l’attività fisica a elementi ludici, incentivando il movimento di chi gioca come parte integrante del gameplay. In quanto tali, potrebbero dunque essere uno strumento per la riabilitazione motoria, guidando i giocatori nell’esecuzione dei movimenti raccomandati.
«Il nostro exergame offre un’esperienza educativa immersiva, e guida i pazienti con fibromialgia nello svolgimento dell’attività fisica in un ambiente virtuale progettato per promuovere rilassamento e stati mentali positivi» spiega Luca Chittaro, professore ordinario di interazione persona-macchina, realtà virtuale e user experience all’Università di Udine e direttore del laboratorio di ricerca HCI Lab, che ha fondato nel 1998. «Come laboratorio – racconta – abbiamo ormai una lunga tradizione di ricerca e creazione di app, game e in generale tecnologie digitali per la promozione dell’esercizio fisico. In questo caso, il progetto è nato dalla collaborazione con il professor Luca Quartuccio e la clinica reumatologica dell’Ospedale di Udine».
La fibromialgia
La fibromialgia è una malattia cronica caratterizzata da dolore muscoloscheletrico diffuso, rigidità, affaticamento e anche sintomi cognitivi, come ansia e depressione. Riduce significativamente la qualità della vita con un notevole impatto socio-economico. In Italia si stima colpisca circa due milioni di persone: dato probabilmente sottostimato, vista la difficoltà della diagnosi a causa dei sintomi aspecifici e comuni ad altre patologie muscoloscheletriche, endocrine o neurologiche.
Il trattamento prevede un approccio multidisciplinare, in cui l’attività fisica gioca un ruolo chiave. I trattamenti farmacologici vengono affiancati infatti da strategie non farmacologiche, come la fisioterapia, la terapia cognitivo-comportamentale e le tecniche di rilassamento per mitigare il dolore.
E proprio per alleviare il dolore, sta crescendo l’interesse nei confronti del potenziale analgesico degli exergame. Si pensi, per esempio, a SnowWorld, sviluppato dall’Università di Washington in collaborazione con Harborview Burn Center per ridurre il dolore dei pazienti ustionati, e ad altri sviluppati nel corso degli anni: come per esempio RelieVRx, approvato dall’Fda per la lombalgia cronica.
«Negli ultimi anni, la realtà virtuale (VR) è stata esplorata come strumento per la gestione del dolore in diverse condizioni croniche, ma il suo utilizzo nella fibromialgia è ancora poco studiato. Noi abbiamo sviluppato un exergame VR immersivo per guidare i pazienti con questa malattia nello svolgimento dell’attività fisica in modo coinvolgente e personalizzato» racconta Chittaro (qui un video di presentazione).
«Si tratta di un gioco in realtà virtuale immersiva che, da un lato, ti proietta in un altro mondo distraendoti dal dolore, e dall’altro, grazie alla dinamica del gioco e al fatto che gli esercizi sono vissuti e riconfigurati come azioni in un mondo fantasy, ti motiva a eseguire l’allenamento. E in effetti, testandolo in palestra con trainer che lavorano tipicamente con pazienti fibromialgici, quando immersi nel mondo virtuale hanno eseguito più ripetizioni dell’esercizio rispetto alla fisioterapia tradizionale».
L’obiettivo dell’uso di questo exergame è insegnare agli utenti a eseguire correttamente le attività motorie raccomandate. Ma non solo: si vuole anche aumentare la motivazione, grazie al gioco; promuovere il rilassamento attraverso un ambiente naturale virtuale e consentire l’uso domestico tramite un visore VR portatile, autonomo e a basso costo.
Lo studio pilota per valutare l’exergame VR
Nello studio pilota il team dell’HCI Lab di Udine ha valutato la fattibilità e i potenziali benefici di questo exergame VR. Lo studio ha coinvolto tre donne con fibromalgia e quattro volontarie sane, per esaminare l’impatto del gioco su percezione del dolore, sforzo fisico, benessere psicologico e motivazione.
I risultati hanno mostrato che, durante la sessione di realtà virtuale, alcune partecipanti hanno riportato una riduzione del dolore percepito, dello stress e dell’ansia. «L’immersività dell’esperienza – precisa Chittaro – ha facilitato la concentrazione e il distacco dalla percezione del dolore, e l’ambientazione in un contesto naturale ha promosso uno stato di calma e benessere».
Exergame: una palestra motivazionale
Sei partecipanti hanno descritto l’exergame come piacevole e motivante: le dinamiche di gioco e le ricompense virtuali hanno favorito l’impegno nell’attività fisica. Alcune utenti hanno evidenziato che l’allenamento risultava più accessibile rispetto agli “esercizi tradizionali”, mentre altre avrebbero preferito esercizi più dinamici, ispirati alla danza.
Un aspetto interessante emerso ha a che fare con la percezione del tempo dedicato all’attività fisica: due partecipanti hanno percepito la durata dell’esperienza come più breve rispetto al tempo reale, «un effetto già osservato in studi precedenti dedicati agli exergame immersivi» puntualizza Chittaro.
Prospettive future
I risultati di questo studio sono promettenti. Lasciano infatti intendere che l’exergame VR immersivo possa effettivamente rappresentare una strategia innovativa per la gestione della fibromialgia, promuovendo lo svolgimento dell’attività fisica, distraendo dal dolore e alimentando la motivazione. Ovviamente, saranno necessari studi con campioni più ampi e un follow-up più lungo per confermare i benefici a lungo termine. Ma, se validato, questo sistema potrebbe entrare a far parte dei programmi di fisioterapia e riabilitazione, offrendo un supporto ai pazienti con fibromialgia per migliorare il loro benessere.
Pensando a sviluppi futuri, Chittaro conclude: «l’ideale sarebbe che il nostro exergame venisse sperimentato dalle associazioni di pazienti».