Cari lettori e Care lettrici,
il Covid ha lasciato diverse lezioni a ognuno di noi, o così avrebbe dovuto. Una delle più importanti da non dimenticare è il valore della ricerca nelle scienze della vita (life science). E dove nasce l’innovazione nelle life science? Oggi l’80% dei farmaci innovativi nascono da start up che poi vengono acquisite, e tutte all’estero. L’Italia ha avuto un ruolo fondamentale in questo campo nei decenni precedenti; nello sviluppo delle ATMP ad esempio, 3 delle prime 5 erano italiane. Abbiamo ottimi ricercatori, ma.. pochissime imprese di successo. Questo è uno dei punti fondamentali su cui si concentra il PNRR, che dedica oltre 2 miliardi al technology transfer.
Questa è la ragione per cui ho pensato che servisse una testata online interamente dedicata all’innovazione, a connettere attori che spesso neppure si conoscono, per generare un punto di riferimento che aiuti le start up a capire come trovare finanziamenti, e come fare ricerca in Italia, e chi finanzia a investire nelle migliori.
E a farlo in modo diverso, competente, selettivo, costruttivo. Ho voluto una testata che racconti fatti che non si leggono in altre testate, in modo oggettivo, anche critico, ma con una critica costruttiva volta a trovare soluzioni. E che non si limiti a riprendere e copiare comunicati stampa, tutti uguali
Una testata che possa raccontare esperienze non note, non solo di start up, ma anche di persone che ogni giorno nel SSN fanno la differenza col loro lavoro, perché l’innovazione non è solo delle aziende, ma di tutte le persone e dei cambiamenti che ogni giorno con le risorse esistenti, migliorano in modo significativo i processi, in questo caso, di cura dei pazienti. Vorrei che INNLIFES aiutasse chi hal’ obiettivo di finanziare aziende, in forma di singola persona (business angel), società o istituzione, per trovare le eccellenze, e aumentare i finanziamenti. Vorrei che la rivista desse il suo contributo a chiudere questi gap, in primis in tema di conoscenza, ad esempio aiutando le persone a capire cosa vuol dire investire in start up.
Abbiamo una grande opportunità, sono state destinate tantissime risorse in questa direzione, ora la responsabilità di tutti è spenderle bene. Il nostro compito e impegno è quello di raccontare questo mondo in modo ‘’evidence based’’, dando voce a tutti. Non ho deciso di fare l’editrice, ma sentivo il bisogno di un luogo virtuale per poter discutere di questi temi, dando voce a tutti quanti abbiano qualcosa di rilevante da dire sul tema.
Questo è l’impegno che ho condiviso con la direttrice, Angelica Giambelluca, con cui abbiamo costruito il Patto con il lettore che vorremmo coinvolgesse il maggior numero di persone. Leggevo i pezzi di Angelica, e ho apprezzato la sua autonomia di pensiero; abbiamo condiviso il progetto di costruire insieme giorno per giorno una testata credibile, affidabile e ogni giorno sempre più autorevole. Anche con l’aiuto dei nostri lettori e lettrici a cui chiediamo di proporre temi di interesse. Completa il progetto un team prettamente femminile, non per moda o quote, ma per merito.
Vi auguro buona lettura!
Paola Lanati